giovedì 23 maggio 2024

 

RECENSIONE a     

“O’MERICANO” di JD Hurt

 


SINOSSI

Da bambina sognavo l’Italia. Era la patria di mio padre e la terra dove avrei voluto accarezzare il mio scopo. Lo chiamo così, in realtà è stato la mia ragione di vita. Ora che quello scopo non c’è più, devo distruggere chi me l’ha portato via. Sono finita prima a Napoli, poi a Roma pur di seguire la mia brama. Sarà l’urbe a realizzare la vendetta. Mi chiamo Essence Marino e devo uccidere il mio amore di infanzia. Lo chiamano O’Mericano, tuttavia il ragazzo non ha più cittadinanza. Ancora non lo sa, è un uomo già morto.

Da bambino non avevo sogni, mi erano stati rubati da un’infanzia al veleno. Nel pieno della crisi sono approdato a New York e l’ho incontrata. Si chiamava come l’essenza più dolce delle cose e infatti era il nettare della vita. Me ne sono innamorato come un cretino. Si è rivelata un’impostora. Per colpa sua mi sono trasformato in un killer efferato. Ora che sono niente lei deve assaggiare il mio nulla. Mi chiamo Shia Rellim, meglio detto O’Mericano. Sono un inganno, un uomo di plastica, persino il mio nome è una bugia. L’unica verità che possiedo è il bisogno di vendicarmi. Roma mi sarà d’aiuto, presto avrò tra le mani Essence Marino. Cosa ne farò?

Provate a indovinare.

Non si tratta di baci e coniglietti.

Le uniche anime che tratto sono quelle morte.

 

RECENSIONE

Le storie di JD Hurt sono sempre particolari, cruente, piene di odio ma anche di amore. Un amore in questo caso osteggiato da chi tira i fili delle vite di Shia ed Essence. Di lui nemmeno conosciamo il nome vero per buona parte del romanzo, un nome storpiato da chi avrebbe dovuto amarlo e invece gli spiana la strada verso il baratro. Di lei sappiamo forse ancora meno.

Si incontrano e subito si amano, poi si scoprono fratellastri quindi si riconoscono come pedine di un crudele gioco, ma pedine di chi? Della mafia o di loro stessi? Perché se al principio viviamo nella pelle di O'Mericano e lei non ci fa proprio una bella figura, quando entriamo in quella di Essie il gioco si fa duro.

In questo terzo volume della Camorra Tales, forse più che in altri volumi, mi sono sentita sballottata fra odiare i personaggi o amarli. Perché nel reale non si può amare chi commette simili azioni; eppure, l'autrice ha un talento, un dono di mostrare le mille sfumature dell'animo umano e di farci amare anche quelle più scure o oscure.

Dal primo romanzo che lessi anni fa non ho più mollato Elena e la sua profondità di sentimenti, oltre alla grandissima capacità di saper scrivere, cosa che non do mai per scontata.

Alle amanti dei dark mafia non posso che consigliare questo romanzo e tutti quelle della serie!!!

  

VOTO

Libro   5 stelline

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