RECENSIONE a
“O’MERICANO” di JD Hurt
SINOSSI
Da bambina sognavo l’Italia. Era la patria di mio
padre e la terra dove avrei voluto accarezzare il mio scopo. Lo chiamo così, in
realtà è stato la mia ragione di vita. Ora che quello scopo non c’è più, devo
distruggere chi me l’ha portato via. Sono finita prima a Napoli, poi a Roma pur
di seguire la mia brama. Sarà l’urbe a realizzare la vendetta. Mi chiamo
Essence Marino e devo uccidere il mio amore di infanzia. Lo chiamano
O’Mericano, tuttavia il ragazzo non ha più cittadinanza. Ancora non lo sa, è un
uomo già morto.
Da bambino non avevo sogni, mi erano stati rubati
da un’infanzia al veleno. Nel pieno della crisi sono approdato a New York e
l’ho incontrata. Si chiamava come l’essenza più dolce delle cose e infatti era
il nettare della vita. Me ne sono innamorato come un cretino. Si è rivelata
un’impostora. Per colpa sua mi sono trasformato in un killer efferato. Ora che
sono niente lei deve assaggiare il mio nulla. Mi chiamo Shia Rellim, meglio
detto O’Mericano. Sono un inganno, un uomo di plastica, persino il mio nome è
una bugia. L’unica verità che possiedo è il bisogno di vendicarmi. Roma mi sarà
d’aiuto, presto avrò tra le mani Essence Marino. Cosa ne farò?
Provate a indovinare.
Non si tratta di baci e coniglietti.
Le uniche anime che tratto sono quelle morte.
RECENSIONE
Le storie di JD Hurt sono sempre particolari,
cruente, piene di odio ma anche di amore. Un amore in questo caso osteggiato da
chi tira i fili delle vite di Shia ed Essence. Di lui nemmeno conosciamo il
nome vero per buona parte del romanzo, un nome storpiato da chi avrebbe dovuto
amarlo e invece gli spiana la strada verso il baratro. Di lei sappiamo forse
ancora meno.
Si incontrano e subito si amano, poi si scoprono
fratellastri quindi si riconoscono come pedine di un crudele gioco, ma pedine
di chi? Della mafia o di loro stessi? Perché se al principio viviamo nella
pelle di O'Mericano e lei non ci fa proprio una bella figura, quando entriamo
in quella di Essie il gioco si fa duro.
In questo terzo volume della Camorra Tales, forse
più che in altri volumi, mi sono sentita sballottata fra odiare i personaggi o
amarli. Perché nel reale non si può amare chi commette simili azioni; eppure,
l'autrice ha un talento, un dono di mostrare le mille sfumature dell'animo
umano e di farci amare anche quelle più scure o oscure.
Dal primo romanzo che lessi anni fa non ho più
mollato Elena e la sua profondità di sentimenti, oltre alla grandissima
capacità di saper scrivere, cosa che non do mai per scontata.
Alle amanti dei dark mafia non posso che consigliare
questo romanzo e tutti quelle della serie!!!
VOTO
Libro 5 stelline
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