RECENSIONE a
“IL GIGLIO CONTESO” di Pitti Duchamp
SINOSSI
Parigi, 1610, corte di Enrico IV e Maria de' Medici
Simonetta è pura come un giglio, ubbidiente e
abituata ad accettare le decisioni che la sua famiglia prende sulla sua vita.
Quella di sposare Juan Carlos De Mendoza,
primogenito di un Grande di Spagna, è solo una delle scelte che lei deve
accettare e lo fa con gioia e sincera devozione.
Ma alla corte di Francia Enrico IV e Maria de'
Medici nutrono rivalità, fazioni e intrighi, al centro dei quali c'è sempre un
affascinante nobile inglese: il Conte di Asterton.
Un efferato omicidio tinge di mistero le sale del
Louvre e Simonetta si trova contesa tra i due pretendenti, tra due diverse
fazioni.
Saprà il giovane Giglio Fiorentino indirizzare il
suo cuore disubbidiente?
RECENSIONE
Nuova avventura per Pitti che non sbaglia un colpo.
Amo questa autrice che sa creare storie meravigliose con personaggi originali e
veri che ti entrano sottopelle.
Simonetta è orfana di madre e il padre gioca come
vuole con la sua vita offrendola in sposa prima a un fiorentino che la lascia
per un’altra e poi a uno spagnolo presso la corte francese di Maria de’ Medici.
La nostra protagonista non è certo remissiva, però
cerca come può di accontentare il padre. Solo che a Parigi incontra anche
James, Conte inglese spregiudicato e affascinante che le fa una corte spietata
e fra lui e lo spagnolo la povera Simonetta non sa più che pesci prendere. Ma
non demorde mai. Resta salda nei suoi principi e nella sua fede senza però
abbassare mai la testa.
Ecco perché adoro le donne create dalla penna di
Pitti perché non sono sciacquette, ma nemmeno femme fatale, eppure riescono a
far capitolare anche i più temerari don Giovanni, belli da far paura,
affascinanti da star male come il Conte di Asterton.
La scrittura poi, lo stile unico, ti coinvolge dalla
prima all'ultima riga.
Consigliatissimo!!!
VOTO
Libro 5 stelline
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