lunedì 24 giugno 2024

 

RECENSIONE a     

“IL FERRO E LA SETA” di Pitti Duchamp

 


SINOSSI

Il barone Ferrante De Martis ha tutto sotto controllo. Nessuno nelle sue terre si sognerebbe di disubbidirgli, tantomeno ora che Napoleone è arrivato in Toscana. Finché non giunge Antonia Moretti al seguito della cugina Bianca, la sua promessa sposa. Altezzosa, arrogante, Antonia è la creatura più bella che Ferrante abbia mai visto, e come tutta la famiglia crede che lui sia una bestia rozza e incivile. Loro saranno anche privi di titoli, ma almeno conoscono l'educazione. Per fortuna non è Antonia a doverlo sposare: lei andrà a Parigi, dove sarà introdotta alla corte imperiale. Per quanto impossibile, però, quell'uomo terribile e bellissimo, con occhi così dolci, si rivela un mistero sempre più intrigante...

 

RECENSIONE

Ho letto tutti i romanzi di Pitti e non sono mai stata delusa, però in questa storia ho percepito un maggiore coinvolgimento. Sarà perché L'ambientazione le è particolarmente familiare, sarà perché Ferrante somiglia a un guerriero di calcio storico cui lei è molto legata, sarà pEr altri mille motivi, ma in questa storia sono entrata a gamba testa e non per mia volontà. Io che sono pigra di natura in genere anche nei romanzi entro in punta di piedi, quindi deve essere "colpa" dell'autrice se invece mi sono trovata catapultata fra le pagine, col cuore che batteva per Ferrante, con gli occhi fissi sulla campagna fiorentina, con la mente sulla Storia. E se lui, l'orso grande e grosso che tutti temono e tutti seguono, è davvero tanta roba, lei, Antonia, non è da meno. È un'eroina alla Rossella O'Hara, prima frivola e spigolosa, ma che al momento del bisogno sa tirare fuori gli artigli e anche farsi voler bene.

Insomma, un meraviglioso viaggio nella Storia e nel cuore come solo Pitti sa scrivere e far vivere. Con leggerezza e sostanza, con pugno di ferro e passione, con la morbidezza della seta.

Consigliatissimo!!!

VOTO

Libro   5 stelline

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