RECENSIONE a
“IL FERRO E LA SETA” di Pitti Duchamp
SINOSSI
Il barone Ferrante De Martis ha tutto sotto
controllo. Nessuno nelle sue terre si sognerebbe di disubbidirgli, tantomeno
ora che Napoleone è arrivato in Toscana. Finché non giunge Antonia Moretti al
seguito della cugina Bianca, la sua promessa sposa. Altezzosa, arrogante,
Antonia è la creatura più bella che Ferrante abbia mai visto, e come tutta la
famiglia crede che lui sia una bestia rozza e incivile. Loro saranno anche
privi di titoli, ma almeno conoscono l'educazione. Per fortuna non è Antonia a
doverlo sposare: lei andrà a Parigi, dove sarà introdotta alla corte imperiale.
Per quanto impossibile, però, quell'uomo terribile e bellissimo, con occhi così
dolci, si rivela un mistero sempre più intrigante...
RECENSIONE
Ho letto tutti i romanzi di Pitti e non sono mai
stata delusa, però in questa storia ho percepito un maggiore coinvolgimento.
Sarà perché L'ambientazione le è particolarmente familiare, sarà perché
Ferrante somiglia a un guerriero di calcio storico cui lei è molto legata, sarà
pEr altri mille motivi, ma in questa storia sono entrata a gamba testa e non
per mia volontà. Io che sono pigra di natura in genere anche nei romanzi entro
in punta di piedi, quindi deve essere "colpa" dell'autrice se invece
mi sono trovata catapultata fra le pagine, col cuore che batteva per Ferrante,
con gli occhi fissi sulla campagna fiorentina, con la mente sulla Storia. E se
lui, l'orso grande e grosso che tutti temono e tutti seguono, è davvero tanta
roba, lei, Antonia, non è da meno. È un'eroina alla Rossella O'Hara, prima
frivola e spigolosa, ma che al momento del bisogno sa tirare fuori gli artigli
e anche farsi voler bene.
Insomma, un meraviglioso viaggio nella Storia e nel
cuore come solo Pitti sa scrivere e far vivere. Con leggerezza e sostanza, con
pugno di ferro e passione, con la morbidezza della seta.
Consigliatissimo!!!
VOTO
Libro 5 stelline
Nessun commento:
Posta un commento