martedì 18 febbraio 2025

 

RECENSIONE a     

“OMBRE D’ACQUA. Un nuovo caso per la detective Rebecca Robini. Vol 2” di Sara Scaranna

 


SINOSSI

Quando il corpo di Ruggero Ricci, operaio e padre di famiglia, viene ritrovato appeso come un macabro pipistrello ai ruderi di un antico mulino, lungo l'argine del Reno, la tranquilla campagna romagnola si trasforma nello scenario di un enigma inquietante. La detective Rebecca Rubini, con la sua capacità di scavare nelle pieghe più oscure della realtà, si trova di fronte a un caso che affonda le sue radici in segreti antichi e bugie recenti.

Questa volta, però, l’indagine non è la sua unica sfida. Rebecca si deve prendere cura di Jasmine, una bambina di sette anni che è rimasta sola dopo l’arresto della madre. Non è semplice per la detective “essere qualcosa di simile a una madre, anche se solo per poco tempo, quando per tutta la vita hai cercato di liberarti di ogni ricordo come figlia.”

Tra omicidi inquietanti, luoghi carichi di mistero e momenti di toccante introspezione, Ombre d’acqua trascina il lettore in una trama che intreccia suspense e umanità. Accompagna il lettore in un viaggio attraverso le pieghe più oscure della natura umana per dimostrare che la sfida più grande non è trovare la verità, ma imparare a vivere con essa.

 

RECENSIONE

È tornata e io l’adoro sempre più. Quando una lettura mi prende c’è poco da fare. Sarà che adoro il genere giallo/poliziesco, le indagini, la suspence, eppure non è solo quello. Ciò che mi prende in queste pagine è lo stile dell’autrice, quel qualcosa che spicca sopra le righe, quel suo modo di catturare l’attenzione, di colorare la scena, di far ribollire l’animo.

Rebecca Rubini, bella, bionda, tacchi a spillo e quel suo odio viscerale, nel suo caso giustificato, per gli uomini è un personaggio. Un personaggio che non si può non amare. Io sono una amante del grande Camilleri e del suo Commissario Montalbano. Papà era siciliano doc e nelle pagine del grande maestro vedo tutta la sicilianità. Mamma invece era di Campotto, Ferrara, a pochi chilometri da dove si svolgono queste indagini e Sara Scaranna riesce a farmi vivere sulla pelle ciò che mi ha insegnato mamma, ciò che ho visto andando spesso nel suo paese natio, in Valle Santa, fra i canali d’acqua. E con il medesimo spirito riesce a farmi sentire la parlata dei vecchi, la cadenza di una vita vissuta fra i canali, l’atmosfera dei mesi immersi nella nebbia. Così come il sapore del nostro vino che non è fra i più pregiati eppure sa di casa.

E in questa nuova indagine l’autrice mi fa innamorare ancora di questi luoghi e del detective Rebecca, ancora alle prese con un caso che la polizia fatica a decifrare ma che lei, intelligente oltre che bella, riesce a sviscerare.

Quello che poi adoro letteralmente è il battibecco costante con il mitico commissario Salesi. L’autrice ci tiene sempre tutte sul filo del rasoio, e questo mi manda fuori di testa, perché è ovvio che i due si piacciano, ma porca miseria almeno un bacetto lasciaglielo scambiare!!!

Termino dicendo che una bella serie TV con una Commissario come Rebecca e una ambientazione come Ravenna, Bologna, la Romagna ecc non c’è… io la guarderei mooooolto volentieri. Intanto spero di leggere molti altri nuovi casi del detective Rebecca Rubini.

Super-stra-consigliato!!!!!!

 

VOTO

Libro   5 stelline

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