RECENSIONE a
“OMBRE D’ACQUA. Un nuovo caso per la detective Rebecca Robini. Vol 2”
di Sara Scaranna
SINOSSI
Quando il corpo di Ruggero Ricci, operaio e padre
di famiglia, viene ritrovato appeso come un macabro pipistrello ai ruderi di un
antico mulino, lungo l'argine del Reno, la tranquilla campagna romagnola si
trasforma nello scenario di un enigma inquietante. La detective Rebecca Rubini,
con la sua capacità di scavare nelle pieghe più oscure della realtà, si trova
di fronte a un caso che affonda le sue radici in segreti antichi e bugie
recenti.
Questa volta, però, l’indagine non è la sua unica
sfida. Rebecca si deve prendere cura di Jasmine, una bambina di sette anni che
è rimasta sola dopo l’arresto della madre. Non è semplice per la detective
“essere qualcosa di simile a una madre, anche se solo per poco tempo, quando
per tutta la vita hai cercato di liberarti di ogni ricordo come figlia.”
Tra omicidi inquietanti, luoghi carichi di mistero
e momenti di toccante introspezione, Ombre d’acqua trascina il lettore in una
trama che intreccia suspense e umanità. Accompagna il lettore in un viaggio
attraverso le pieghe più oscure della natura umana per dimostrare che la sfida
più grande non è trovare la verità, ma imparare a vivere con essa.
RECENSIONE
È tornata e io l’adoro sempre più. Quando una
lettura mi prende c’è poco da fare. Sarà che adoro il genere giallo/poliziesco,
le indagini, la suspence, eppure non è solo quello. Ciò che mi prende in queste
pagine è lo stile dell’autrice, quel qualcosa che spicca sopra le righe, quel
suo modo di catturare l’attenzione, di colorare la scena, di far ribollire l’animo.
Rebecca Rubini, bella, bionda, tacchi a spillo e quel
suo odio viscerale, nel suo caso giustificato, per gli uomini è un personaggio.
Un personaggio che non si può non amare. Io sono una amante del grande
Camilleri e del suo Commissario Montalbano. Papà era siciliano doc e nelle
pagine del grande maestro vedo tutta la sicilianità. Mamma invece era di
Campotto, Ferrara, a pochi chilometri da dove si svolgono queste indagini e
Sara Scaranna riesce a farmi vivere sulla pelle ciò che mi ha insegnato mamma,
ciò che ho visto andando spesso nel suo paese natio, in Valle Santa, fra i
canali d’acqua. E con il medesimo spirito riesce a farmi sentire la parlata dei
vecchi, la cadenza di una vita vissuta fra i canali, l’atmosfera dei mesi
immersi nella nebbia. Così come il sapore del nostro vino che non è fra i più
pregiati eppure sa di casa.
E in questa nuova indagine l’autrice mi fa
innamorare ancora di questi luoghi e del detective Rebecca, ancora alle prese
con un caso che la polizia fatica a decifrare ma che lei, intelligente oltre
che bella, riesce a sviscerare.
Quello che poi adoro letteralmente è il battibecco
costante con il mitico commissario Salesi. L’autrice ci tiene sempre tutte sul
filo del rasoio, e questo mi manda fuori di testa, perché è ovvio che i due si
piacciano, ma porca miseria almeno un bacetto lasciaglielo scambiare!!!
Termino dicendo che una bella serie TV con una Commissario
come Rebecca e una ambientazione come Ravenna, Bologna, la Romagna ecc non c’è…
io la guarderei mooooolto volentieri. Intanto spero di leggere molti altri
nuovi casi del detective Rebecca Rubini.
Super-stra-consigliato!!!!!!
VOTO
Libro 5 stelline
Nessun commento:
Posta un commento