lunedì 19 settembre 2022

 

RECENSIONE a     

“LA FAVORITA DEL RE” di Loretta Minnozzi

 


NOTIZIE UTILI

TITOLO: La favorita del re

AUTORE: Loretta Minnozzi

EDITORE: Argento vito edizioni

ANNO PUBBLICAZIONE: 2022

GENERE: Narrativa storica

 

 

SINOSSI

Nel centro degli Appennini la vita scorre monotona ma quando giunge a Castel Berarda la lettera della Marchesa Camilla - la prima di una lunga serie dalla corte di Francia - il destino prende una piega diversa per la che la porterà a un ruolo non suo: quello di favorita del Re e del suo seguito, un codazzo di servitori dai titoli altisonanti che ruotano, ogni giorno, attorno al sovrano per assecondare i capricci reali. Tra rigidi protocolli, decreti urgenti e un decalogo bizzarro, frutto dell'esperienza dell'attempata Marchesa, Astremisia non dorme sogni tranquilli: la sua avvenenza di sole quindici primavere è giunta all'orecchio di Sua Maestà che rischia di destabilizzare le sorti dei due paesi, pur di accoglierla a corte per una ricognizione urgente "de visu et de manu". Per la voce autoriale e l'idea portante di una terminologia ricercata e coeva, il romanzo è sui generis e trascina il lettore in un quadro d'epoca che fuoriesce in toto dai calamai dei singoli personaggi.

 

RECENSIONE

Romanzo storico molto particolare che mi ha colpito in quanto “diverso” dai soliti, originale per la storia e lo stile, unico nel suo genere.

Le sue peculiarità sono molteplici, intanto è scritto in forma epistolare ed in particolare vengono riportate le lettere che la Marchesa Camilla Sesquilli, ex favorita del re di Francia, invia alla giovanissima Contessina Astremisia di Castel Berarda, futura favorita. In queste lettere la Marchesa vuole stilare un decalogo utile per l’inesperta ragazza in cui vengono riportati i gusti, soprattutto sessuali, di Sua Maestà. Il romanzo si capisce facilmente che vuole essere sui generis, è infatti fondamentalmente ironico, divertente, sfacciato.

L’altra particolarità, che per alcuni potrebbe essere un peso, è rappresentata dal linguaggio utilizzato. L’autrice ha scelto di usare termini arcaici, ormai desueti, e una prosa molto ricercata. Questo permette di entrare a gamba tesa nell’epoca storica come difficilmente si riesce a fare in altri romanzi, e di apprezzare l’immane sforzo di ricerca di chi ha scritto. Io ho amato molto questa scelta, che in parte forse rallenta la lettura, ma che d’altro canto la rende unica.

Una bella lettura, che cattura e arricchisce ma al contempo diverte. Gli amanti del genere non possono perderlo!!!

 

 

VOTO

Libro 5 stelline

 

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1 commento:

  1. Grazie Chiara per la gentile collaborazione e la stupend"ISSIMA" recensione [CUORE] :-)

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