RECENSIONE a
“BLUES PER I NATI SENZA UN CUORE” di Ferdinando Salamino
NOTIZIE UTILI
TITOLO: Blues per i
nati senza un cuore
AUTORE: Ferdinando
Salamino
EDITORE: Golem edizioni
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PAGINE: 260
PREZZO DI COPERTINA: 7.99
€
GENERE: Thriller
psicologico
SINOSSI
Un trafiletto di cronaca nera, la fotografia di un
volto fin troppo familiare e quelle parole come una sentenza sospesa: non
ancora imputata. Michele Sabella torna a Milano, deciso a scagionare l’unica
donna che abbia mai amato da una possibile accusa di omicidio. Elena ha davvero
ucciso il marito? E cosa significano gli strani movimenti di denaro attorno
alla ditta della vittima, passata dal fallimento a un’ascesa inspiegabile?
Mentre Elena appare determinata a dichiararsi colpevole ed entrambi cercano di
venire a patti con un passato che non ha mai smesso di tormentarli, le indagini
di Michele lo portano nel cuore di un operoso villaggio della Brianza dove
tutti sembrano nascondere qualcosa. A pochi giorni dall’Avvento, le tragiche
conseguenze di un antico baratto vengono alla luce, reclamando un credito di
sangue, e Michele scopre a poco a poco di non essere il cacciatore, ma la
preda.
RECENSIONE
Terzo e ultimo capitolo di una storia anomala,
intensa, drammatica, surreale, dalle pennellate forti, noir, che ti attraversa
l'anima e mette radici.
L'autore sa scrivere e anche molto bene, pare
scontato ma non lo è affatto. Ha maestria, ha competenze, ha cuore ma, sopra
ogni cosa, sa usare queste capacità per creare ed emozionare, nel bene e nel
male.
Di Male nelle sue storie ne troviamo parecchio. I
suoi protagonisti ne hanno subito tanto e questo li ha resi ciò che sono. A
loro volta di male ne riversano su altri, consapevoli o meno.
Non perdono mai il male, spesso però cerco di
comprenderlo, raramente lo giustifico. In queste pagine invece, così come per
gli altri due romanzi, mi sono soffermata più volte ad empatizzare con esso.
Michele, il protagonista, lo si può solo amare e di pari passo anche la sua
Elena. Due animi fragili, svuotati, senza cuore dice lo stesso titolo, divenuti
per noi lettori familiari. E ai propri cari si perdona tutto, si giustifica
tutto. Michele però non è solo il kamikaze conosciuto nel primo volume, è diventato
in queste pagine una sorta di giustiziere della notte, un uomo disposto a
tutto, ma proprio a tutto, pur di salvare chi ama.
E non lo faremmo anche noi? Magari in maniera più
lucida ma con altrettanta determinazione.
Ed eccomi qui, io, che mi considero normale,
borghese, parrocchiale e neanche troppo coraggiosa che stringo la mano a un
ragazzo, ormai uomo, che ho visto crescere e che considero reale e che, come
Virginia vorrei aiutare.
Virginia... altro personaggio molto interessante,
quasi l'antitesi di Michele. Lui il buio e lei la luce, lui senza un cuore
anche se palpita e sanguina e lei con un grande cuore anche se da rottamare,
eppure insieme sono perfetti e si compensano nella lotta contro il Male.
Emozioni: questa è la cifra del romanzo. Emozioni
nel bene e nel male. Amore giusto e amore malato. Amicizia che porta amore ma
anche vendetta. Crudeltà pura e crudeltà obbligata. Coraggio ma anche codardia.
Generosità che va a braccetto con l'ingordigia. Sorrisi che nascondono segreti
e atrocità inimmaginabili.
Non si può rimanere indifferenti a tutte queste
emozioni. Non si può voltarsi dall'altra parte davanti ai temi trattati. Non si
può non restare ammaliati dallo stile dell'autore.
Peccato solo sia tutto finito. Comunque, sono felice
di essere arrivata al termine di questo splendido viaggio anche se mi dispiace
di dover lasciar andare Michele, ma sono certa che un autore del calibro di
Ferdinando Salamino saprà regalarci altre e nuove avventure ed emozioni.
Romanzo e trilogia super-consigliati!!!
VOTO
Libro 5 stelline
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