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RECENSIONE a     

“IL CANTO DEL SALICE D’ARGENTO” di Gabriel Wolf

NOTIZIE UTILI

TITOLO: Il canto del salice d’argento

AUTORE: Gabriel Wolf

EDITORE: Self

ANNO PUBBLICAZIONE: 2019

PAGINE: 419

PREZZO DI COPERTINA: 2.99€

GENERE: Fantasy storico

SINOSSI

Fra i decadenti splendori imperiali dell’Epoca Vittoriana presso l’Accademia Reale di Woolwich sboccia un amore proibito fra due giovani cadetti: Andrew Howard, ultimo discendente di una stirpe tanto nobile quanto segnata dal fato, ed Edward Carlisle, un ragazzo della ricca borghesia nascente che ha imparato a vedere il mondo ed a guardare dentro se stesso seguendo gli insegnamenti di una saggezza antica.

La loro storia s’intreccerà con quella di un compagno di corso, Napoleone Eugenio ultimo erede della dinastia Napoleonide, di cui condivideranno vita e destino finché nonostante circostanze imprevedibili, vicende storiche ed insospettabili avversari che li osteggeranno ferocemente scopriranno che solo il coraggio di essere se stessi potrà fornire la chiave per un futuro che appartenga solamente a loro.

RECENSIONE

Non è mai facile recensire un romanzo di Gabriel Wolf perché ci sarebbero troppe cose da dire e invece bisogna focalizzarsi solo su quelle principali.

Parto dalla Storia con la S maiuscola non solo perché il romanzo è ambientato nell’Epoca Vittoriana ed è intriso di riferimenti dettagliati così come di tanti piccoli particolari che implicano un duro lavoro di studio e ricerca da parte di chi ha scritto l’opera, ma perché in queste pagine la Storia che tutti conosciamo sembra quasi in movimento, come se potesse mutare mentre si procede nella lettura. Non è più un qualcosa di passato, di statico, ma un’entità in divenire che l’autore piega a suo piacimento.

Addentrandoci poi nel romanzo in sé veniamo coinvolti da due amori immensi quanto drammatici: quello di una madre, l’Imperatrice Eugenia, per suo figlio Napoleone Eugenio morto durante la campagna d’Africa e quello di Edward e Andrew due giovani cadetti il cui amore è prima osteggiato dai pregiudizi del tempo e poi dalla morte stessa.

Due amori molto differenti. Il primo è l’amore profondo di una madre che teme per la vita di suo figlio in guerra e che poi aspetta il feretro e lo accompagna con una dignità straziante descritta alla perfezione, senza eccessi bensì con rispetto e sensibilità. L’altro invece è un amore romantico fra due giovani che tocca l’anima di chi legge e che copre ogni ambito: inizia con una improvvisa attrazione fisica, sfocia presto in ammirazione e comunione di mente e cuore,  si sviluppa poi attraverso una profonda amicizia e non termina nemmeno quando la morte si frappone fra loro.

Degno di nota è anche l’epilogo che si sviluppa sotto il Salice d’argento del titolo e che sorprende piacevolmente con quel pizzico di magia che aleggia in tutto il romanzo.

Consigliato agli amanti del mondo delle “Cronache delle guerre celesti” ma anche a chi non ha ancora letto nulla di questo eclettico autore che sorprende, commuove e stuzzica la fantasia.

VOTO

Libro   5 stelline

LINK DI ACQUISTO
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